Fumone, un borgo tra leggenda, mistero e storia.
Fumone [ENA] A meno di 100 chilometri da Roma verso sud, c'è un piccolo borgo dove leggenda e storia si fondono fra loro e ti lasciano sospeso nel tempo. Immersi nella natura, tra i monti Ernici e i monti Lepini, nella Ciociaria a due passi dalla più nota Fiuggi, c'è Fumone, un incantevole borgo, adagiato su di
un colle conico alto circa 800 metri. Seppur piccolo questo centro, conta più di 2000 abitanti ed è sede del Castello Longhi attorno al quale circolano diverse leggende e storie con presenze di fantasmi e tanti misteri, ma il borgo è anche e forse meglio ricordato per essere stato luogo di prigionia di Celestino V, il papa che rinunciò al pontificato. Anche le stesse origini del borgo sono infarcite di mistero; Tarquinio il Superbo (V secolo a.C.), si racconta che dopo essere stato cacciato da Roma si rifugio sul colle dell'attuale borgo. Si suppone che era stato già, insediamento degli Ernici. Da leggenda a realtà, Fumone come posizione strategica era di sicuro un ottimo avamposto per controllare il territorio, la zona e tutta la valle.
Il Castello Longhi, come si diceva prima, raccoglie molte storie e tante leggende. La prole dei marchesi era composta di sole figlie femmine e dopo la settimana femminuccia, la famiglia dei Longhi ebbe il primo e unico maschio: Francesco Longhi. Questa nascita fu una tragedia per le figlie, Francesco, infatti avrebbe ereditato tutto al contrario delle sue sorelle. Queste ultime, non ebbero nessuna pietà, avide ed invidiose dell'erede maschio, iniziarono a nascondere pezzi di vetro nel cibo del fratellino che alla giovane età di soli 3 anni mori di una fine lenta e dolorosamente, in modo orrendo e tragico. Altre versioni, invece, parlano di un avvelenamento con l’arsenico. Da allora si parla di presenze strane, voci notturne, fantasmi...
L’episodio più importante accaduto nel castello di Fumone, che per questo il nome della rocca è menzionato in tutti i libri di storia, fu quello del 1295 quando vi fu rinchiuso il santo Papa Celestino V, che vi trovò la morte dopo dieci mesi di dura prigionia. L'eremita Pietro dal Morrone, appunto Celestino V, divenne papa a 86 anni dopo 30 mesi di conclavi andati a vuoto. Fu scelto per via della sua santa vita, la sua fama come dispensatore di miracoli, ma anche per motivi prettamente politici, poiché le famiglie cardinalizie dominanti, Colonna e gli Orsini non raggiungevano un accordo. Questa scelta fu, però un grande errore. Il suo carattere ingenuo lo indusse a molti azioni errate e non gradite. Il suo pontificato durò, così, pochi mesi
La posizione del borgo nel Medioevo lo rendeva particolarmente interessante e fondamentale per la difesa di Roma dalle invasioni saracene e normanne. Il Castello di Fumone ha costruito quasi tutta la storia del borgo stesso. Nel 1186 il castello assediato da Enrico VI riuscirà a difendersi dall’invasione, proprio, per la sua posizione. Appunto per questo, le origini del nome si rifanno alla funzione che anticamente aveva il borgo, quella di controllo e difesa su Roma. Nel caso di invasioni, Fumone raccoglieva i segnali di fumo che le località minacciate lanciavano e li trasmetteva a sua volta a Roma. Ecco perché si dice: “Quando Fumone fuma, tutta la Campagna trema”.